Adolescenti e violenza minorile

In questi giorni ha riscosso un notevole successo la serie The Adolescence, una serie ispirata alla violenza minorile.
La storia di un tredicenne accusato della morte di una sua coetanea. Tratto in arresto attraverso il proprio racconto si intuisce il disagio di ragazzi carnefici ma loro volta vittime di violenza e il cui dramma interiore si consuma nel silenzio. Violenza, bullismo e misoginia Adolescence restituisce il ritratto crudo  e le zone d’ombra degli adolescenti di oggi. Una violenza che si trasmette attraverso i rapporti nella scuola fino ai social. Il film è uno spaccato della realtà in cui la narrazione abbraccia gli agenti di polizia, il padre e la madre che, senza urla senza eccessi si pongono il dilemma del “... dove ho sbagliato”. 
Dal film emerge la teoria del “incel” involuntaty celiby e cioè dei celibi involontari e cioè di coloro che hanno difficoltà nel relazionarsi con l’altro sesso o creare relazioni con l’altro sesso in virtù della teoria che 80/20 e cioè che l’80% delle donne è attratto dal 20 % degli uomini. Quindi bullismo, visione tossica delle donne e visione negativa di se stesso. La serie, nata dalla escalation di crimini minorili in Inghilterra ha avuto una tale presa tanto che il premier inglese Starmer inglese ha deciso che venga trasmesso in tutte le scuole del Regno.  
Mi spiace figliolo avrei dovuto fare di meglio.