In Italia sono 4 milioni i ragazzi che non terminano il percorso scolastico. La dispersione scolastica e cioè l’abbandono della scuola prima della fine del percorso di studi è un fenomeno in crescita. In Italia l’obbligo scolastico è fino ai 16 anni, per una durata di dieci anni. I genitori sono i responsabili della formazione e dell’istruzione scolastica dei ragazzi.
La mancanza di una istruzione adeguata incide sulla qualità della società ma anche sulla capacità dei singoli di esercitare la cittadinanza e il rispetto dei propri diritti. Si crea una disuguaglianza, un gradino sociale tra chi raggiunge il diploma e meglio la laurea e chi si ferma alle scuole medie.
In Italia sono oltre 11 milioni le persone che hanno terminato le scuole senza iscriversi a un istituto superiore.
I principali motivi sono difficoltà di apprendimento, carenza di orientamento e di sostegno durante il percorso di studi, scarsa predisposizione allo studio, mancanza di motivazione. Tuttavia, non vi sono solamente fattori strettamente personali, ma anche motivazioni legate alla condizione economico e socioculturale in cui essi vivono, alla preparazione degli insegnanti o al rapporto che si instaura tra professore e studente, che risulta essere spesso e volentieri conflittuale anziché empatico.
Infine la pressione a cui sono sottoposti i ragazzi in cui la scuola non è vissuta come un momento di formazione e di studio ma del semplice superare delle prove e su questo incidono molto le pressioni e l’impostazione dei professori che crea tensioni e ansia nei ragazzi. Verifiche, esami ed interrogazioni non vengono più viste come un modo per migliorarsi ma come una valutazione severa in grado di mettere in discussione l’autostima e le proprie capacità personali. Pressioni psicologiche che si ripercuotono anche all’interno dell’ambito familiare con la paura di creare delusioni verso la propria famiglia. Ma l’abbandono scolastico in molti casi nasconde anche la volontà di iniziare a lavorare, a guadagnare il prima possibile. Inserirsi nel mondo del lavoro il prima possibile in un mondo nel quale per alcune professionalità sono richieste una buona esperienza a fronte di un'età giovane.
Per prevenire l’abbandono scolastico è necessario lavorare all’interno del mondo della scuola legando i ragazzi allo studio in modo più coinvolgente, valutando i problemi dell’apprendimento con percorsi di studio alternativi.
I ragazzi sono il futuro della nostra società.

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